Oggi Le reti LAN (Local Area Network) sono l’infrastruttura più importante per la trasmissione dei dati all’interno di una azienda.
Tramite la rete locale vengono effettuati collegamenti di tutti i dispositivi informatici e tecnologici: pc, stampanti, access point wi-fi per il collegamento dei dispositivi wireless ecc.
Una rete LAN si compone di due parti principali: parte passiva e parte attiva.
Analizziamo nel dettaglio queste due componenti:
Parte Passiva:
E’ tutto ciò che non richiede un alimentazione elettrica per funzionare.
La parte passiva è costituita da cavi, connettori, pannelli di permutazione (Patch Panel) e armadi di rete.
L’insieme dei dispositivi passivi opportunamente collegati prende il nome di “Cablaggio Strutturato”
Strutturato perché?
Perché permette di veicolare segnali diversi su un unico mezzo trasmissivo: Rete LAN, impianto telefonico, sistemi di videosorveglianza, controllo accessi, lettori badge ecc.
Senza addentrarsi in complicate nozioni di elettrotecnica, basta sapere che i segnali elettrici che transitano su una rete LAN sono formati da correnti e tensioni molto basse, quindi “delicati”, soggetti a disturbi elettromagnetici derivanti da dispositivi esterni, come motori elettrici, impianti di rete elettrica ed dispositivi a radiofrequenza (cellulari, microonde ecc.), che potrebbero compromettere la qualità del segnale, costringendo i dispositivi della LAN a ritrasmettere continuamente il segnale causando una importante perdita di prestazioni come ad esempio la velocità.
Ecco perché la progettazione e la realizzazione di un cablaggio strutturato deve essere fatta da personale qualificato, e, soprattutto, certificata con apposti strumenti, che testano ogni singolo punto di rete stabilendo se quel punto è conforme allo standard oppure no.
Ogni committente di un impianto di cablaggio strutturato deve pretendere la certificazione e il collaudo dello stesso.
Gli standard (severissimi) per la certificazione dei cablaggi e degli strumenti per la certificazione, sono definiti dalla IEEE (Institute of Electrical and Electronic Engineers).
I cavi che compongono un cablaggio strutturato sono sostanzialmente di due tipologie: rame e fibra ottica.
I cavi in rame di solito vengono usati per il cablaggio “orizzontale”, cioè quel cablaggio che parte dall’armadio di rete e termina nella presa utenza dove viene collegato un dispositivo come il pc, stampante, telecamera ecc.
I cavi di rame chiamati in gergo “doppino” sono formati da quattro coppie di cavi, appunto doppini, intrecciati tra loro per prevenire disturbi indesiderati.
Sono classificati in due grandi famiglie: UTP Unshielded Twisted Pair (doppino intrecciato non schermato), ed STP Shielded Twisted Pair (doppino intrecciato schermato); suddivisi a sua volta in categorie: CAT5, CAT5E, CAT6, CAT7 ecc. che definiscono le caratteristiche elettriche del cavo, tra le quali anche la velocità massima di trasmissione.
I cavi in fibra ottica sono costituiti da un tubo in materiale vetroso (core) ricoperto da strati protettivi (mantello, buffer e jacket) di dimensioni estremamente piccole, nell’ordine dei micron (millesimi di millimetro), realizzati appositamente per poter condurre all’interno un fascio di luce.
I cavi in fibra ottica a differenza di quelli in rame hanno un vantaggio importante: sono immuni da disturbi elettromagnetici.
Dato il costo più elevato rispetto ai cavi in rame, la fibra ottica viene solitamente utilizzata per i cablaggi “verticali” chiamati in gergo “dorsali”; ovvero per il collegamento tra gli armadi di rete posti a distanza tra loro, come in edifici molto grandi, edifici disposti su più piani o in campus.
Anche i cavi in fibra ottica, come per quelli in rame, sono suddivisi in categorie con caratteristiche diverse, ad esempio, monomodale o multimodal,e da scegliere in base al tipo di impianto da realizzare.
La realizzazione di un cablaggio in fibra ottica richiede attrezzature particolari per l’assemblaggio dei connettori e delle terminazioni, oltre ad un personale qualificato dotato di esperienza nel campo.
L’ultimo elemento di fondamentale importanza in un cablaggio strutturato è l’armadio di rete, o armadio “rack”, che raccoglie in modo ordinato tutti gli elementi passivi e attivi di una LAN, in modo da prevenire disconnessioni accidentali o improprie causando interruzioni dell’attività.
Parte Attiva:
Al contrario della parte passiva, i dispositivi attivi, richiedono un’alimentazione elettrica per funzionare.
Gli elementi attivi in una LAN possono essere molti, i due principali che solitamente troviamo in un impianto sono Switch e Router.
Gli switch: sono apparati dotati di diverse porte di rete, fino a 48 porte ciascuno e impilabili tra loro.
Lo switch è il cuore di una LAN, è l’apparato che crea una permutazione elettronica tra i dispositivi collegati ad esso permettendo la comunicazione fra loro.
Oggi sul mercato troviamo apparati di diverse tipologie e prezzi, bisogna tenere presente che uno switch di buona qualità garantisce prestazioni elevate della rete rispetto ad alternative economiche.
Per un corretto dimensionamento degli switch all’interno di una rete, si deve considerare, oltre al numero di dispositivi della LAN, anche la tipologia di rete e di dati che transitano su di essa, (una banca o un aeroporto, avrà esigenze diverse da uno studio di architettura), da qui la fondamentale esigenza di un progetto corretto.
I Router: sono apparati dotati di almeno due porte di rete che permettono il collegamento tra due reti differenti: solitamente una LAN e una WAN (Wide Area Network).
E’ l’apparato che permette alla LAN di collegarsi a internet tramite una connessione geografica (WAN) fornita da un gestore Telco.
E’ un apparato che richiede una programmazione complessa eseguita da personale esperto.
Anche in questo caso, come gli switch, è opportuno dotare la LAN di un router di buona qualità, per avere il massimo delle prestazioni dal collegamento verso il mondo internet, dove l’affidabilità e le prestazioni delle applicazioni (posta elettronica, software gestionali, telefonia, videoconferenze ecc.) giocano un ruolo fondamentale per il business.
Ma quali sono i punti chiave per realizzare una rete lan certificata?
- Scegliere innanzitutto la categoria da utilizzare (CAT6, CAT6A, CAT7)
- Identificare un punto fisico dove poter installare un concentratore (armadio Rack).
- Accertarsi che tutte le posizioni da cablare, abbiano una distanza massima dall’armadio Rack di 90 metri.
- Accertarsi che vi siano tubazioni atte allo scopo, quindi che non vi sia promiscuità con cavi elettrici, diversamente è necessario pensare a delle tubazioni dedicate.
- Scegliere un armadio rack di adeguate dimensioni.
- Scegliere il tipo di switch adeguato in termini di porte e prestazioni.
Scegliere un azienda che possa rilasciare test con appartato certificatore (non un semplice tester).